domenica 2 novembre 2003

ENCICLICA PASCENDI. Condanna del modernismo

ENCICLICA PASCENDI
Condanna del modernismo

Il 16 settembre 1907 viene pubblicata l'ENCICLICA PASCENDI che rappresenta una precisa analisi delle dottrine moderniste espresse negli ultimi anni e relativa condanna delle medesime. Premessa una parte introduttiva in cui si espone la gravità delle tesi moderniste che addirittura trovano seguito nell'ambito della stessa CHIESA e ricordato i tentativi di riportare sulla giusta via i devianti, si procede alla descrizione del sistema modernista attraverso l'analisi delle posizioni del filosofo, del teologo, della storico, del critico, dell'apologeta e del riformatore modernista.

IL FILOSOFO - ritiene impossibile esaminare il problema di DIO dal solo punto di vista scientifico. La FEDE nasce dal bisogno interno del divino; quindi si riduce ad un sentimento. La rivelazione non è altro che un sentimento che il credente cerca di palesare e trasformare in concetto. La coscienza è la fonte del sentimento religioso e della rivelazione a cui tutti devono sottostare compresa la stessa autorità della CHIESA. Il cattolicesimo è nato attraverso un identico processo nella coscienza di CRISTO modello assoluto. I dati del sentimento analizzati dall'intelletto sono espressi in proposizioni semplici che sanciti dalla CHIESA formano i dogmi. I dogmi in quanto espressione inadeguata di una verità assoluta sono immagine di sentimenti religiosi cioè dei simboli. In quanto espressione di sentimenti possono mutare quindi, è possibile l'evoluzione' del dogma.

IL TEOLOGO - Per il modernista la realtà divina esiste solo nell'anima del credente e non si preoccupa se possa esistere oggettivamente. La realtà divina si acquista attraverso l'esperienza personale sotto la spinta di una certa intuizione del cuore che è superiore a qualsiasi certezza scientifica. Poiché ogni individuo può fare esperienza del divino, tutte le religioni sono vere In caso di conflitto con altre religioni, la cattolica sarebbe la più vera.

SCIENZA E FEDE - Non e possibile nessun dissidio tra scienza e fede poiché si occupano di cose diverse. La fede di ciò che è divino mentre la scienza della realtà fenomenica. Nel caso che la fede si occupi di aspetti che appartengono alla scienza si deve adeguare. La scienza è libera di fronte alla fede che ne è invece soggetta. Per il modernismo DIO è immanente all'uomo e le rappresentazioni della realtà divina sono simboliche. La verità dell'immanenza è completata con la permanenza divina e del suo evolversi CRISTO ha ricevuto il germe divino nella sua coscienza completo di ogni sviluppo futuro. 'La fede determina la Chiesa, i dogmi ed i riti. Il dogma nasce dal bisogno di chiarezza, il culto dal bisogno di dare una espressione sensibile e origina i sacramenti ed i riti che non sono privi di una certa efficacia. La CHIESA è il frutto di una coscienza collettiva nata dal bisogno di sentirsi società; Come organizzazione, la CHIESA necessita di una autorità che però non viene da DIO ma è espressione della Chiesa stessa Da qui deriva che il cattolico come cittadino ha diritto e dovere di perseguire quanto ritiene il bene comune trascurando totalmente consigli e comandi che gli derivano dalla CHIESA.

EVOLUZIONE - La CHIESA ha la funzione di stabilire in campo dogmatico dottrinale la formulazione più confacente alla coscienza comune. I dogmi sono quindi delle formule soggette ad evoluzione.
L'evoluzione é lo scontro tra le posizioni opposte di forze conservatrici della tradizione esercitate dall'autorità religiosa e le forze progressiste date dalle coscienze individuali. Il modernismo propone la democratizzazione della CHIESA e considera progresso, il compromesso tra le due forze sopra indicate. pretendono di spingere la CHIESA ai necessari cambiamenti per far evolvere la coscienza collettiva. Fanno una netta distinzione tra il CRISTO storico ed il CRISTO della fede. I libri sacri hanno subito una evoluzione vitale data dall'evoluzione della fede ed a questo pervengono attraverso il riesame e la critica.

APOLOGETICA - Ha lo scopo di condurre il non credente a fare esperienza religiosa attraverso la via oggettiva della continuità della religione cattolica ed una via soggettiva di progressivo sviluppo, tramite continuo adattamento alle circostanze del messaggio di GESU'.

Dopo questa breve esposizione delle teorie moderniste l'enciclica ne fa ampia analisi critica definendo la nuova dottrina come "il compendio di tutte le eresie".
I modernisti sono accusati di negare ogni soggezione all'autorità per ignoranza della scolastica che li porta ad esaltare la filosofia moderna.
I modernisti sono accusati di:
- AGNOSTICISMO perché considerano indimostrabile l'esistenza di DIO;
- SOGGETTIVISMO - esperienza personale del divino e negazione dell'oggettività della VERITA';
- IMMANENTISMO - ogni conoscenza avviene attraverso la coscienza;
- COMUNITARISMO - La CHIESA come esperienza collettiva e non come istituzione divina voluta da GESU' CRISTO;
- SIMBOLISMO - I dogmi sono rappresentazioni simboliche e mutevoli da riesaminare col mutare del tempo e dei sentimenti e non VERITA' ASSOLUTE RIVELATE da DIO e che la CHIESA ci propone di credere;
- SENTIMENTALISMO - La fede è un sentimento, nella realtà è una virtù Divina che ci rende capaci di CREDERE, sull'autorità di DIO ciò che egli ha rivelato e ci propone a credere per mezzo della CHIESA;
- CRITICISMO STORICO - i modernisti escludono gli interventi soprannaturali,la Fede cattolica considera gli interventi soprannaturali possibili e frequenti;
- PSICOLOGISMO - riduzione di ogni contenuto conoscitivo a meccanismi psicologici ed a fenomeni soggettivi della coscienza;
- DOTTRINE MORALI LASSISTE;
- DEMOCRAZIA - Per i modenisti tutti partecipano dando un contributo alla coscienza collettiva che è la CHIESA, quindi un rifiuto dell'autorità della stessa CHIESA. Nella realtà solo la CHIESA docente in quanto infallibile e non il popolo può definire la VERITA';
- ASPETTI UMANI - l'ENCICLICA PASCENDI accusa i modernisti di traviamenti dovuti a superbia, presunzione e ignoranza.


Rimedi

l'Enciclica PASCENDI propone come rimedio lo studio della filosofia e teologia SCOLASTICA Indica altresì direttive per evitare il dilagare della piaga modernista

Tratto da:
http://www.cattolicigenovesi.org/voce_03.html

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